Proponiamo la seconda traduzione dell’ultimo aggiornamento dei Kesha Niya sulla violenza della polizia al confine di Ventimiglia del 27 dicembre.

Violenza della polizia al confine italo-francese, tra Ventimiglia e Mentone

Abbiamo ascoltato una quantità impressionante di storie di violenza in questa settimana di Natale. La cronaca verrà riportata alla fine di questo post.

Questo post non aggiunge nulla di nuovo, né di positivo; abbiamo riassunto le violenze che si verificano regolarmente sui treni tra Ventimiglia e Mentone e nella stazione di polizia della polizia di frontiera francese molte volte in passato.

Questo post è, ancora una volta, per aumentare la consapevolezza e la rabbia – è l’unico modo per condividere ciò che le vittime di questa violenza condividono con noi, ciò che, altrimenti, resta invisibile.

Speriamo che questo testo raggiunga le persone della zona e di entrambi i paesi interessati.

Individui appartenenti alla polizia e alle forze dell’ordine hanno deciso in ogni episodio raccontato di violare attivamente i diritti delle persone e di far loro del male fisicamente e mentalmente.

Perché abbiamo sentito parlare di pestaggi e botte alle persone e di lacrime versate quasi ogni giorno tra il 21 e il 27 dicembre?

Non c’è una risposta chiara, ma è sicuramente più facile agire illegalmente nei treni pubblici quando non c’è nessuno in giro a causa delle misure legate al Coronavirus e delle festività natalizie. La maggior parte dei treni sono stati quasi completamente vuoti in questi ultimi giorni.

La mancanza di coordinamento dei migranti non dà a nessuno il diritto alla violenza. Questa è frutto del modo di agire delle forze dell’ordine che operano nella zona, le quali sanno che  queste modalità non hanno avuto conseguenze negli ultimi quattro anni.

Vi invitiamo a condividere e a diffondere il più possibile queste informazioni, così come siete i benvenuti se volete unirvi a noi o sostenerci come volete e potete.

Per una panoramica e maggiori dettagli sul nostro lavoro nell’area, leggete il nostro ultimo rapporto del 17 dicembre. (Tradotto da Parole sul Confine a questo link).

Amore e rabbia in questi giorni – il Colettivo Kesha Niya

Riassumendo, gli incidenti degli ultimi giorni:

22 dicembre

6 uomini nei container della stazione di polizia francese sono stati colpiti con gas lacrimogeni. Lo spazio è piccolo e non c’è posto per fuggire. Gli uomini hanno gridato chiedendo di poter uscire perché non riuscivano a respirare. Nessuno ha risposto. Sono stati lasciati rinchiusi, con difficoltà a respirare, per le seguenti ore.

Un uomo si nasconde nei bagni del treno mentre va in Francia. Poiché non apre durante un controllo della polizia, la polizia francese apre la porta con un piede di porco metallico e picchia l’uomo sulla testa e sul corpo. Gettano anche del gas lacrimogeno all’interno, che gli arriva in faccia e direttamente al naso,  facendogli perdere conoscenza. Più tardi, quando lo incontriamo, ci dice che ha problemi di cuore e che per lui quel trattamento era molto pericoloso. Non ci sono state cure mediche, è stato portato alla stazione di polizia e alla fine è stato respinto in Italia.

Un adolescente è stato arrestato alla stazione di polizia. Prima di essere rimandato in Italia, un agente di polizia francese passa molto tempo (almeno 30 minuti) per insultarlo. Dice cose come “Dégage toi, ici c’est mon pays”. (Vattene, questo è il mio paese).

Quando il giovane si dichiara minorenne e dice di essere nato nel 2003, il poliziotto ride di lui e gli dice che non è l’età che scriverà sul foglio negandogli l’ingresso in Francia. Questo è successo a tutti i minori di 18 anni che incontriamo.

23 dicembre

A un uomo viene chiesto di lasciare le impronte digitali nella stazione di polizia italiana. Spiega che le sue impronte sono già state rilevate a Lampedusa e che dovrebbero controllare il sistema. La polizia lo riconosce dal giorno prima, si arrabbia e lo picchia in testa, allo stomaco e alla gamba.

Due uomini vengono colpiti con il gas lacrimogeno dalla polizia francese.

25 dicembre

Alcune persone si nascondono nel gabinetto del treno. La polizia francese apre la porta con un piede di porco di metallo e getta subito dei lacrimogeni all’interno. Nessuno riesce a respirare e cercano di uscire. Nel frattempo, un uomo cade a terra. Un altro uomo viene spinto in un angolo dalla polizia.

26 dicembre

Due uomini si nascondono nel bagno del treno. La polizia francese apre la porta con un piede di porco di metallo e li picchia.

Sono storie che sentiamo ogni giorno