“Una civiltà che si dimostri incapace di risolvere i problemi che produce il suo stesso funzionamento è una civiltà in decadenza. Una civiltà che sceglie di chiudere gli occhi di fronte ai suoi problemi più impellenti è una civiltà ferita.
Una civiltà che gioca con i propri principi è una civiltà moribonda.”

Discorso sul Colonialismo – Aimé Cesairé

Parole sul Confine

Parole sul Confine nasce da un gruppo di attiviste e attivisti che hanno partecipato in modi, tempi e intensità differenti alle lotte che si sono sviluppate intorno al confine di Ventimiglia a partire dall’estate 2015. Il progetto del blog nasce per narrare i conflitti che si intrecciano e si moltiplicano a partire da questa zona di frontiera, coinvolgendo zone sempre più ampie del territorio italo-francese.

Il confine esclude e connette: allo stesso tempo, è un limite, una barriera, ma è anche un punto di passaggio e di attraversamento. È perciò nelle zone di frontiera che si sviluppano dure e spesso tragiche lotte, nelle quali migliaia di donne, uomini e bambini si giocano le proprie speranze e, sempre più spesso, la propria vita. Ci siamo incontrati e confrontati: pur senza presumere di poter realizzare un bilancio esaustivo su quanto è stato o su ciò che sarà a Ventimiglia, abbiamo pensato che una delle più urgenti esigenze a cui tentare di dare risposta fosse quella di mettere in piedi una redazione che possa rendere pubblici i materiali e le parole delle persone senza voce che ogni giorno calcano le strade di questa piccola città di frontiera.

Testimoniare vuol dire raccogliere messaggi che altrimenti andrebbero persi, vuol dire sfidare quel confine di legittimità tracciato dal potere, dai media e da un’opinione pubblica che ignorano o volutamente escludono le voci di coloro che vanno mantenuti silenti e ai margini della Storia, privati del diritto di parlare e di rivendicare un proprio posto all’interno della società.

Siamo convinti che sia possibile raccontare “il confine di Ventimiglia” con uno sguardo capace di coglierne i riflessi e le ripercussioni in molti altri luoghi e situazioni e di seguire le strade di chi quel confine riesce ad evaderlo, così come di chi, invece, ne viene inghiottito.

Sappiamo che questo lavoro rappresenta una sfida non semplice: per questo chiediamo una mano a tutte e tutti coloro che si sono trovati e si troveranno attraversati da quel confine, dalla sua violenza e ingiustizia, sentendo il bisogno di sfidarlo e distruggerlo. Questo blog nasce per creare uno spazio in cui rendere pubbliche queste testimonianze.

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