Riceviamo e pubblichiamo:

Contro il razzismo e i CPR, per Moussa Balde

Il 10 gennaio saremo davanti al tribunale di Imperia per affermare ancora una volta che la morte di Moussa Balde non è stata accidentale: è l’esito diretto di una serie di azioni e di silenziose complicità da parte di soggetti diversi in un contesto dominato dall’ideologia e dalle politiche razziste che lo Stato promuove e legittima.

Le persone responsabili della discriminazione e della violenza che hanno portato Moussa Balde a morire nel centro torinese di detenzione per migranti (CPR) sono i membri della commissione che gli hanno rifiutato la protezione, i tre uomini che lo hanno preso a sprangate in pieno giorno nel centro di Ventimiglia, i numerosi testimoni che non sono intervenuti per fermare il linciaggio, la questura di Imperia che ha deciso per la sua reclusione anziché proteggerlo come testimone della violenza a lui inflitta, i rappresentanti delle istituzioni che hanno sostenuto che non si trattasse di aggressione razziale prima ancora di iniziare le indagini, i medici delle strutture sanitarie che a 24 ore dall’aggressione ne hanno firmato l’idoneità alla reclusione e successivamente all’isolamento, chi lo ha imprigionato negando per giorni la sua presenza nel CPR per impedire che Moussa potesse essere raggiunto dal suo avvocato.

Il 14 Ottobre a Imperia si è aperto il procedimento a carico dei tre uomini che hanno aggredito Moussa Balde nelle strade di Ventimiglia il 9 Maggio 2021.

Il 10 Gennaio, secondo la formula del rito abbreviato scelta dagli imputati, verrà emessa la sentenza.

È invece ancora aperta l’inchiesta per omicidio colposo avviata per accertare i fatti accaduti all’interno del CPR di Torino a seguito del presunto suicidio di Moussa Balde. L’indagine che vede indagati la direttrice del centro, il medico della struttura e nove poliziotti si allarga anche ad altri casi di procedure illegittime all’interno del CPR, dove già altre persone migranti avevano trovato la morte e dove continuamente si registrano tentativi di suicidio.

Indipendentemente dall’esito dei tribunali sappiamo che la fine di Moussa Balde è un crimine d’odio e che la responsabilità di questa morte è delle dinamiche di esclusione e razzializzazione che hanno prima schiacciato le speranze di Moussa di costruirsi una vita dignitosa in Europa per poi seppellire la verità sulla sua aggressione sotto una coltre di omertà.

! Per impedire che coloro che lo hanno ridotto al silenzio possano avere il monopolio della verità su questa storia di violenza e razzismo !

! Per l’abolizione dei CPR e di ogni forma di detenzione delle persone migranti !

! Per la libertà di circolazione e autodeterminazione di tutte le persone in viaggio, a prescindere da documenti e paese d’origine!

APPUNTAMENTO AL TRIBUNALE DI IMPERIA

10 GENNAIO ORE 9:00

IN SOLIDARIETA’ A MOUSSA BALDE E ALLA SUA FAMIGLIA

Solidali di Ventimiglia

(per ulteriori informazioni: https://parolesulconfine.com/moussa-balde-e-la-sua-famiglia-non-sono-soli/ ; https://parolesulconfine.com/moussa-balde-e-morto-di-razzismo/ )

Per contribuire alle spese legali per il processo di Imperia e per quello che si aprirà sul CPR di Torino:

IBAN: IT58H3608105138280345080353

BIC: PPAYITR1XXX

CAUSALE: solidarietà a Moussa Balde