Da diversi giorni è partita la campagna di raccolta fondi per il bar Hobbit di Ventimiglia: non un  esercizio commerciale qualsiasi ma  un avamposto di solidarietà e  umanità reso possibile grazie a Delia, la donna corraggiosa e generosa che lo gestisce, e alle persone che in questi anni la hanno supportata.

In un luogo come  la città di confine di Ventimiglia, dove il razzismo istituzionale e culturale la fa da padrone, dove la repressione poliziesca ha spezzato le lotte e le resistenze di chi ha a cuore la libertà, l’uguaglianza e la dignità di tutte e tutti, dove con la complciità delle istituzioni e la connivenza di una parte della popolazione autoctona le mafie e la criminalità organizzata si arricchiscono sulla pelle delle persone in viaggio in condizioni di debolezza e difficoltà, il bar di Delia rappresenta non solo una resistenza ma la prefigurazione di un mondo diverso, fatto di un’umanità capace di dare un senso nuovo e vero a questa parola.

Le difficoltà economiche in cui versa il bar Hobbit sono il segno evidente di come il profitto e l’arricchimento siano impossibili  qualora si scelga di andare contro alle logiche imposte dal sistema ingiusto in cui viviamo.

Delia vessata, insultata, discriminata, boicottata: perché Delia non si è piegata alla logica del profitto fondata oggi sulla legittimazione di un nuovo  schiavismo, di una nuova società coloniale.

Delia sostenuta, supportata, circondata di persone che hanno a cuore la costruzione di un mondo diverso e la fine delle ingiustizie sociali  tremende che a Ventimiglia si mostrano in tutta la  loro crudezza.

Sostenere lo spirito del bar Hobbit è possibile con una donazione in denaro, ma soprattutto portando il bar Hobbit in ogni città, in ogni territorio, organizzando iniziative popolari, collettive, sociali. Per raccontare Ventimiglia, raccontare i dispositivi di confine, la violenza, il razzismo di stato ma anche del mondo diverso che  con la sua umanità degna  faticosamente lotta contro l’opressione del mondo dei confini  e dei profitti per pochi costruiti sulla sofferenza, l’umiliazione e lo sfruttamento di troppi.

Viva il bar Hobbit, Viva Delia, contro ogni frontiera, contro ogni razzismo, invitiamo tutte e tutti a sostenere e diffondere la campagna.

Di seguito il link e il comunicato di lancio della campagna di raccolta fondi.